DEMOCRAZIA DIRETTA: ipocrisie e arrampicate sugli specchi

Misteri della politica: tutti favorevoli all’abbassamento del quorum, ma la mozione viene bocciata.

Proponiamo oltre al resoconto giornalistico del dibattito in consiglio comunale e il commento del proponente, le argomentazioni dell’assessore Zanvettor (Verdi) e de’ “La civica” di Pineta.

(Dal minuto 2.21 è possibile seguire il dibattito a questo indirizzo (http://www.comune.laives.bz.it/it/temi/consiglio-online.asp seduta del 22.5.2012)

Verdi e Civica, dopo aver affossato la mozione  con la loro astensione, tentano di nascondere la gravità della loro decisione e qualcuno dimentica candidamente che, oltre al voto contrario e all’astensione, esiste anche la possibilità di votare a favore.

Occorre però un minimo di coerenza.

Osservatorio politico per l’alternativa – Laives

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ALTO ADIGE – GIOVEDÌ, 24 MAGGIO 2012

Sul nuovo quorum l’astensione dei Verdi agevola la bocciatura

In consiglio non passa, a sorpresa, la proposta di Castelli Il grillino: «Ma non erano per la democrazia diretta?»

di Bruno Canali

LAIVES La Lista 5 Stelle mette in difficoltà la maggioranza anche a Laives e quella che doveva essere una scelta tutto sommato apparentemente condivisibile, viste le premesse (l’abbassamento del quorum dal 50 al 15 % per i referendum comunali), ha invece acceso il confronto, soprattutto con Verdi e centrosinistra, l’altra sera nella prima delle due sedute di consiglio comunale programmate per questa settimana. Il quorum non si toccca. Così è andata a finire che la proposta del consigliere grillino Paolo Castelli è stata respinta, ma quello che più lo ha contrariato non è stata la bocciatura di Pd, Svp e Udc, quanto piuttosto l’astensione, di fatto “pesante”, dei Verdi. «Quello dei Verdi – ha dichiarato quindi Castelli – è un comportamento ridicolo, perchè proprio loro sono stati tra i promotori della democrazia diretta e della raccolta firme. Coerente invece l’Idv, con il consigliere Michele Micheletti che ha votato a favore dell’abbassamento del quorum». In effetti, Rosa Maria Wieser, consigliere dei Verdi, ha dichiarato che anche il suo partito è favorevole all’abbassamento del quorum, mentre il sindaco ha proposto di parlarne prima in commissione statuto. «Ad un certo punto – continua il consigliere Castelli – ho anche avanzato un compromesso: se non vi piace il 15 % abbassiamolo almeno al 25 %. Niente da fare e, come detto, la proposta è stata respinta con l’astensione dei Verdi e anche della lista La Civica. Invece l’Idv, pure in maggioranza, ha tirato dritto coerentemente votando a favore». Edilizia e contrasti. Ma durante la prima serata di consiglio comunale, motivi di attrito tra maggiornza e opposizione sono stati anche altri. Anche in merito al nuovo regolamento comunale per l’assegnazione di aree all’edilizia agevolata (cooperative) le idee divergono, in particolare per quanto riguarda l’eventuale sostituzione di soci che lasciano una cooperativa in graduatoria. Il sistema introdotto dalla giunta prevede che, in questo caso, diversamente da come si faceva finora “pescando” prima di tutto tra i singoli richiedenti e poi tra le cooperative, d’ora in avanti in caso di sostituzione la priorità vada ai soci di altre cooperative in graduatoria e poi eventualmente tra i singoli richiedenti. Per l’assessore Giorgio Zanvettor questo sistema garantisce la “storicità delle domande” ed evita disparità di trattamento per coloro che magari erano in attesa da tempo e si vedevano scavalcare dai singoli recenti. Per l’opposizione invece è il contrario e – ha dichiarato Christian Bianchi (Pdl) – «così si introducono due posizioni, una più vantaggiosa dell’altra, a scapito della necessità di garantire invece a tutti identiche opportunità». Per questo nè il Pdl e neppure Unitalia, Laives pro Leifers e Lista 5 Stelle, hanno votato il nuovo regolamento, che è comunque passato,con i soli voti della maggioranza, sufficienti.

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Bocciata, Giunta dice no a democrazia diretta.

Paolo Castelli 23 Maggio 2012

Per l’ennesima volta, i così detti  “vecchi partiti”, mostrano di essere poco propensi alla vera democrazia.  Dire no alla riduzione del quorum per i Referendum comunali, non è dire no al Movimento 5 Stelle ma bensì dire no ai cittadini che pretendono potere decisionale che pretendono un loro sacrosanto diritto. Invece a Laives, la cosa pubblica non vuole essere troppo pubblica, se ne guardano bene dal concedere ai “sudditi” troppo potere.

Fa ribrezzo vedere che partiti come IDV e Verdi, prima scendono in piazza per raccogliere le Firme a favore della democrazia diretta e poi in aula si astengano dalla votazione sulla stessa; come il PD  che pur avendo il termine democrazia dentro la sigla vota contro; come La Civica la quale afferma di ascoltare la voce del cittadino e poi esce dell’aula nel momento di applicarla o come l’ SVP, il partito del popolo che vota a svantaggio del popolo….……..E’ finita, signori è finita.
Chiediamo a questi partiti (sigle) di spiegare alla cittadinanza per quale motivo sia stata bocciata tale mozione, non accettiamo più la scusa che ci avete già propinato di farla passare in commissione Statuto. Sono ben 10 mesi che aspettiamo ancora la modifica per il gettone di presenza, il quale deve essere retribuito solo se si sta in Consiglio dall’inizio alla fine. Avete forse il timore che i cittadini non si trovino in accordo con le vostre decisioni? Se si, allora dovreste dimettervi in quanto non esercitate la volontà del popolo.

Parma docet, il Movimento vi aspetta al varco !!!!

Paolo Castelli

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Dal sito de’ “La civica”

Ci prendono per il QUORUM

ilnichilista.wordpress.com

Il primo comune a togliere il quorum è stato Voeran – Verano (BZ) già nel 2005. A seguire Wengen – La Valle (BZ) e St.Ulrich – Ortisei (BZ) e Voels – Fiè (BZ) che nel 2006 hanno tolto il quorum. Poi Kurtatsch – Cortaccia (BZ) che nel 2009 ha abbassato il quorum al 15%. Villa Lagarina (TN) nel 2009 ha eliminato il quorum e infine San Candido – Innichen (BZ) nel 2010 ha abbassato il quorum al 15%.
Ad essi si sono aggiunti recentemente Lana (quorum 0%), Varna – Vahrn (quorum 0%), Dobbiaco -Toblach (quorum 0%), Terento – Terent (quorum 0%). (P. Micheletto)

Dopo la riunione di maggioranza avvenuta la settimana scorsa, era già stata accettata e discussa la mozione in questione e dichiarata accettabile (25% del quorum  e l’aumento dal 7 al 10% del numero di firme) con qualche lieve distinguo.

Tutto questo svanisce, mezz’ora prima del Consiglio Comunale, per mano dei soliti… ritardatari, motivando che la prassi seguita non era corretta… E VE NE ACCORGETE MEZZ’ORA PRIMA DEL CONSIGLIO COMUNALE?

La maggioranza invece di votare quello che era stato deciso, si impegna…. a portare a settembre (esame di riparazione), una proposta migliorata e coordinata, bocciando quindi la mozione e gli emendamenti dell’opposizione.

Nell’imbarazzo, abbiamo preferito astenerci piuttosto che votare contro la mozione presentata.(Sic!)

PS

“Una tantum” locuzione latina che significa letteralmente “una soltanto”. Nel linguaggio corrente italiano indica appunto un evento che si verifica “una ed una sola volta”. Spesso l’espressione è erroneamente adoperata per indicare un avvenimento che si verifica sporadicamente, attribuendole quindi il significato di “una volta ogni tanto”, probabilmente in virtù dell’assonanza con questa frase italiana. Questo uso non insolito dell’espressione è improprio ed erroneo, e rischia di generare incomprensioni con chi ne fa uso con l’accezione corretta.

A buon intenditor poche parole

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dal sito dei verdi di laives

Uovo oggi o gallina domani?

maggio 24, 2012

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In consiglio comunale nella seduta di ieri si è discusso di partecipazione diretta, un tema molto vicino alla sensibilitá del gruppo verde.
Nello specifico, una mozione dei grillini proponeva una riduzione del quorum per i referendum comunali, dall’attuale 50% al 15%. Nel corso della serata si sono poi susseguite molte proposte di emendamento che hanno spostato il quorum proposto, prima al 30% poi al 25%, si sono proposte modifiche al numero minimo di firme per la richiesta di referendum, dall’attuale 7% al 10%, si sono richieste modifiche al numero di giorni a disposizione per la raccolta di tali firma proponendo di passare dagli attuali 30 giorni a 45 giorni.
A questo punto la proposta della maggioranza è stata di impegnarsi a portare in discussione a settembre una proposta coordinata e migliorativa rispetto alle singole proposte emerse in consiglio.
Con questo impegno la maggioranza si è quindi avviata a bocciare la mozione e gli emendamenti dell’opposizione. Il consiglio comunale ha scelto in sostanza la gallina domani (a settembre) invece dell’uovo oggi.
A mio avviso un errore, non si è infatti considerato, che votando almeno uno degli emendamenti, quello che all’interno della maggioranza era giá stato dichiarato accettabile (25% di quorum e 10% per il numero di firme), si sarebbe potuto avere l’UOVO oggi e comunque la possibilitá di ottenere la GALLINA a settembre.

L’assessore alla partecipazione popolare
Dr.Arch. Giorgio Zanvettor

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